| Titolo: MOTS: lasciate ogni speranza voi che ascoltate... |
Nome: francesco (tuttipazzipermosley@yahoo.it) 11/12/2007
ormai sperare in un grande album del Nostro è come sperare che i litfiba rifaccino 17 re...:-( dobbiamo riconoscere che oldfield e' sempre stata una personalita che ha racchiuso in se' le due facce della musica:la genialita' compositiva da una parte e il kitsh dall'altra.. altrimenti non si piegherebbe come un composiitore dal gusto sopraffino che ha composto tubular,hergest,ommadawn, incantations,le suite di amarok e cris etc..puo' sfornare schifezze techno o canzonette da new age plastificata "da edicola" . il precedente album(light e shade)doveva essere un album singolo e,aggiustando qualcosina(vedi il ritornello pessimo della suite...)poteva essere un album da sufficienza pienissima. questo nuovo lavoro orchestrale non mi entusiasma.non è neppure brutto ma solo..INUTILE. TROPPI riferimenti al limite del plagio per cantare vittoria. c'è qualche buon momento ma troppi violini svolazzanti e poche le armonie ardite e veramente profonde.buona la cavalcarta finale di musica universalis ma anche li' i riferimenti al passato sono TROPPO palesi.. un' altra occasione sprecata..o giu' di li'.. |
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