Nome: MONNAMOON (monnamoon@hotmail.com) 12/9/2007
Copertina nera elegante, un logo formato da due anelli di piccoli mappamondi su sfondo rosso ocra.... Una nuova forma iconografica, un nuovo logo, esattamente come fu' quel simbolico e famigerato logo delle campane tubolari nel lontano 1973....
Questa nuova opera sinfonica intitolata "Music of the Spheres" rappresenta un ritorno del nostro alla musica piu' nobile e sublime, alla vena bucolica romantica e ispirata, profonda e introspettiva. Tale e' la sua bellezza, l'eleganza, la sobrieta', che possiamo definirlo tranquillamente "l'empireo di Mike Oldfield"!Un ritorno alle melodie piu' care e alla creativita' piu' spinta. Un ritorno al gusto di fare musica, l'arte per l'arte al di fuori di contaminazioni e sperimentazioni da strapazzo. Dopo le ultime prove a base di campionamenti e diavolerie varie degne di altri artisti piu' sfegatati, Mike ritorna sapientemente sui suoi passi e lo fa' con intelligenza e capacita' inarrivabili. Questa nuova opera, un'affresco di suoni e armonie basata su strumenti classici come pianoforti, cori e chitarre, ci risolleva con i suoi passaggi delicati a volte romantici e progressivi, a volte tumultuosi, potenti, magniloquenti, dove la fragranza degli orchestrali raggiunte le vette del paradiso suscitando le corde piu' nobili dell'animo umano.
Mike, finalmente trova una sua giusta collocazione tra i maestri della musica classica. In MOTS, convoca artisti come Sergey Rachmaninow, Gustav Holst e Steve Reich oltre all'introduzione di alcuni motivi del passato rimaneggiati e reinterpretati. Effettivamente, in alcuni tratti della suite di 45 minuti si ha l'impressione del deja vu', come la intro di tubular bells part 1 e il suo finale, qualche stralcio di wind chimes e di incantations. Impressionismo, citazioni di musica medievale, sprazzi di danze folkloristiche, elementi di musica celtica, esplosioni strumentali colorano una colonna sonora densa di emozioni. Riprendere il famoso riff e' un senso di continuita' a mio parere, e non una semplice e sterile citazione. Qui non siamo di fronte alle campane tubolari ma a qualcosa che ha quell'intenzione, che segue quella linea, seppur differente nella forma. L'intervento di Hailey Westenra e'la ciliegina sulla torta, sebbene il brano da lei interpretato sia molto simile alla sua produzione solista. Forse, dopotutto, l'unico intuito commerciale di questo disco e' davvero la presenza di Hailey, cantante neozelandese apprezzatissima in tutto il mondo che ha venduto milioni di copie col suo primissimo "Pure". Insomma, finalmente Mike si e' rivolto nuovamente ai suoi fans per fare un regalo, un dono. Spero che abbia successo cosi' da incoraggiarlo al nuovo corso, tralasciando sentieri che non sono suoi.
Spegnete la luce, cuffie in testa....buon viaggio!!!
marco