| Titolo: per Teo e altri |
Nome: Ale (alepapi@gmail.com) 22/2/2009
Teo, hai ragione, ma vedi, forse sarà un mio limite, ma dopo Amarok, non riesco ad ascoltare nello stesso modo i successivi album di Mike Oldfield. Devi sapere che amo tantissimo questo musicista, che colleziono i suoi vinili ( solo Lp 33 giri ) di tutte le nazionalità, ne posseggo circa 300, che lo ascolto costantemente, ma trovo che da dopo quell'album ( amarok ) Mike Oldfield non sia stato più lo stesso e questo mi ha sempre rattristato. Prendiamo per esempio Music of the spheres, Light + Shade, Tr3s Lunas, The millennium Bell, non potrai mai dire che sono degli album significativi ( li possiedo, li ho ascoltati ), sono un qualcosa di estraneo alla vera musica che abbiamo imparato a conoscere di Mike Oldfield; non posso credere che ci si possa emozionare per questi album e smaniare per un nuovo album. Mike Oldfield è, tutti lo sapete, un eccellente chitarrista, uno dei migliori che abbia avuto la fortuna di sentire, un eccellente polistrumentista, un eccellente musicista e compositore, un eccellente arrangiatore, un genio musicale, ma si è fermato ad amarok, perche anche Tubular Bells II e The song of distant earth, tanto decantati, l'uno non aggiunge niente rispetto al primo del 1973, il secondo invece è rimasto un qualcosa di indefinito per il suo genere ( anche se devo dire che in effetti è un buon lavoro artistico ). Io quando ascolto Mike Oldfield voglio sentire musica suonata davvero e non musoca svolta da vari PC. Solo questo critico in Mike Oldfield, avere snaturato la sua musica in qualcosa di noioso. Siccome con Tubular bells 2003 abbiamo constatato che sa ancora suonare, ecco, se vuole continuare a fare dischi, che suoni musica seria! Invece di prenderci in giro con questi ultimi lavori . Hai, Teo, citato Incantations, è un capolavoro assoluto della musica, scritto e suonato in piena era Punk, è un lavoro sublime che dopo averlo ascoltato si vorrebbe riascoltarlo, ancora e ancora, proprio come fai te, e una volta terminate le 4 facciate hai le lacrime agli occhi da quello che ti ha lasciato dentro. Questo ultimi lavori invece sono da non ascoltare per niente. |
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