| Titolo: Van Cleef Continental |
Nome: Giuliano (plenevici@mikeoldfield.it) 15/1/2010
Ogni esordio è un dilemma, specialmente per quelle band che in Italia decidono di adottare l'inglese come lingua per il cantato e che non hanno in progetto di partecipare alla prossima edizione di Sanremo tra le nuove proposte. 'Red Sister' dei Van Cleef Continental è un ottimo album d'esordio sulla lunga distanza, undici pezzi che garantiscono un buon risultato d’insieme in grado di dare un’idea chiara e definita di chi sono e cosa fanno questi ragazzi. E non è poco visto i tempi che corrono. Identità che la voce plumbea e affascinante del band-leader Andrea Van Cleef (nome d’arte omaggio al più noto attore Lee Van Cleef) contribuisce non poco a costruire diventando il perno dell’intera produzione su cui ruota il costrutto musicale. A partire dalla bella 'Dry Queens' che apre l’album passando poi per la riuscitissima e per una volta per nulla scontata cover di Mike Oldfield, 'Moonlight Shadow', l’album si dimostra un concentrato di rock potentemente venato di blues, di riff e melodie azzeccate, fumose e sporche come tradizione vuole, trovando poi conferma nel lato b, quello più Nick Cave tanto per capirsi (vedi 'Anna Lee' e 'White Woman'), con l’ottima ballata crepuscolare 'Skulls' (forse il pezzo migliore) che anticipa la conclusione sofferta di 'Fear Of Waking Up To Find You Gone'. Ottima la scelta di mantenersi sugli undici pezzi, senza cadere nella tentazione di aggiungere troppa carne al fuoco. Esordio positivo dunque, senza clamorosi entusiasmi, ma in grado di suscitare un sano e corposo interesse. http://www.indie-rock.it/recensioni_look.php?id=869 http://www.Vancleefcontinental.com http://www.Myspace.com/vancleefcontinental |
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