| Titolo: La "prima volta" con Mike Oldfield |
Nome: Francesco (cdrbitonto@libero.it) 13/4/2004
Grazie alle copertine dei suoi dischi. Ho sempre bazzicato nei negozi di dischi da quano avevo 15-16 anni, tra le cose che mi interessavano trovavo sempre un disco con una copertina stranissima: una specie di triangolo che aleggiava su un mare in tempesta. Mi sono sempre chiesto come potesse essere la musica contenuta in quel disco ma non potevo comprarlo, i soldini erano pochi, però il nome me lo stampai in testa "Mike Oldfield Tubular Bells". Venne il Natale del '96 (è possibile?) avevo i soldi per un cd e mi diressi verso lo scaffale con la "O" Tubular bells non c'era e siccome ero a quel tempo affascinato dalla musica celtica comprai Voyager,che mi sembrava molto celtico, quando l'ascoltai capii che i tempi erano maturi per Tubular Bells, dovevo trovarlo! Circa due settimane dopo lo trovai e rimasi sconcertato! Mi sembrò la cosa più brutta che avessi mai acoltato, però, e qui arriva il bello, quando potevo lo mettevo nel lettore, c'era un che di ipnotico che mi affascinava e mi resi conto dopo qualche ascolto che non era poi così male, anzi era magnifico che una persona sola avesse concepito quella magia. Venne la volta di "Ommadawn" (scelto tra gli altri titoli sempre per la copertina) e da allora nulla più ha fermato la malattia... |
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