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Titolo: riflessione

Nome: enrico g (enrico.gobbi.70@alice.it) 25/2/2009

Cari amici, sono contento nel vedere quante considerazioni e discussioni la musica di Mike susciti. Molto spesso consulto il forum ma raramente intervengo. Questa volta lo faccio perchè dopo l'ultimo MOTS mi sento riappacificato e in debito con Mike. Nell'84 e nell'85 la Rai trasmise almeno 3 volte il concerto del Discovery Tour al Bussoladomani di Viareggio. Mike lo conoscevo dal 83 ma fu nell'estate 84 che lo apprezzai maggiormente grazie a Discovery e The Killing Fields. Vedere quel concerto di Mike Oldfield fu per me una delle svolte musicali più importanti della mia vita. Vedevo un artista per nulla divo che era lì a fare il musicista e che la musica che proponeva veniva dall'anima, dal di dentro. Vi risparmio l'elenco di band o solisti,di quegli anni. Tutti mostri da palcoscenico ma che certamente non reggevano il confronto musicale. Perchè dico questo? Perchè credo che Mike sia serio e sincero nel suo lavoro. Anche io lo preferisco acustico o moderatamente elettrico e per niente, o quasi, campionato. Certo è, che quando per ragioni timbriche deve rinunciare all' armamentario strumentale i suoi lavori sono comunque interessanti. TSODE, Light&Shade sono album gradevoli e brani come Blackbird o Rocky sono poesie in musica. Nell'87 facevo parte di un fanclub che si chiamava The Ridge e già allora leggevo commenti come:" Mike sei finito, come sei caduto in basso". Ora invece prendendo spunto dalle condivisibilissime riflessione di Maxx vorrei rispondere a chi pensa che un artista dopo un certo periodo abbia seccato la propria vena artistica. Non so se la parola genio sia perfetta per Mike, forse. Sicuramente ha uno straordinario talento che ha permesso a Mike di produrre album grandi,vari,geniali,sorprendenti, non convenzionali con una varietà di stili veramente unica. Ma mettiamo che sia veramente un genio. E' mai possibile che uno sia genio a tempo determinato o a fasi alterne. La qualità può variare, l'ispirazione può essere non sempre al massimo. Mike stesso non parla bene di tutti i suoi lavori, ma non credo che abbia mai fatto un album tanto per farlo. Come va detto anche i suoi dischi notoriamente più interessanti non sono immuni da lungaggini che in certi momenti risultano noiose. Io amo chitarristi acustici come Bert Jansch, John Renbourn, Pierre Bensusan, Ralph Towner, Wizz Jones,Jorma Kaukonen, Davey Graham ecc. Dico questo per dire quanto a volte gli album di Mike siano distanti dai miei gusti personali ma sempre gli riconosco serietà e onestà e certe stroncature drastiche penso Mike non le meriti. Vi saluto tutti con simpatia! Enrico G.


 Messaggi Autore Data
  riflessione Maxx  23/2/2009
e finisco Maxx  23/2/2009
riflessione enrico g  25/2/2009
riflessione.. Teo  27/9/2010
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