| Titolo: albums |
Nome: piero (pierrottinos@tiscali.it) 9/10/2005
Sono d'accordo in generale sulle valutazioni da te espresse riguardo agli albums di Oldfield, personalmente credo che gli elementi di maggiore interesse nei primi albums siano: temi modali (non tonali come quelli utilizzati dagli anni 80 in poi eccetto in Amarok), sounds molto particolari, tendenza alla sperimentazione, armonizzazioni e successioni armoniche abbastanza atipiche, cura maniacale dei particolari. Io amo il progressive rock degli anni 70, quei tempi forse non ritorneranno più, oggi si parla di new age, chillout etc. beh a me pare una involuzione (a parte qualche eccezione). Comunque ritornando agli albums di Mike ecco la mia classifica di preferenze: 1)Tubular Bells (contiene materiali per fare 2 o 3 dischi), 2) Ommadawn (quanto a intensità e bellezza è il top), 3) Hergest Ridge (ottimi i 5 o 6 temi utilizzati e magiche le atmosfere evocate), 4) Incantantions (bella l'idea di sviluppare tutto su una progressione di quinte e le onde minimaliste), 5) Amarok (credo che sia lo sviluppo e l'esasperazione di materiali vecchi, bellissimo) 6) Five Miles Out (taurus 2 è stupenda ed è la cosa migliore da Incantantions) 7) Platinum e QE2 (a me questi due album sono piaciuti pur collocandosi su un piano inferiore rispetto alla produzione precedente) 8) Crises e Discovery (fairlight e nuovo sound ma nelle suites ancora ci siamo) 9) Killing Fields (deve essere valutata in rapporto alla sua funzione non come album ma c'è ricerca) 10) Islands (qui cominciamo a non essereci più, qualcosa nell'anima di Oldfield si sta spegnendo, ma dal punto di vista professionale la suite è un lavoro serio) 11) Tubular Bells 2 (un buon remake, c'è un grosso lavoro sotto ma è un pò freddina) 12) TSODE (è una ricerca sonora, è un buon lavoro ma è troppo lontana dall'Oldfield originale nel senso di creatività) 13) tutto il resto è una fase discendente della parabola creativa, il problema vero è che mancano proprio le idee buone, a una certa età molti artisti ne soffrono ma forse non in questa misura, l'unica cosa che resta è una certa raffinatezza e il tocco che resta inconfondibile. Dato il mio affetto per questo autore spero ancora in un colpo di scena anche se ci credo poco. |
|