Musica come matematica, che si aggrappa alle certezze dell'algebra, che vive dei suoi stessi assiomi, per spiccare il volo in un cielo inesplorato e crepuscolare di quadrature del cerchio, fatto di partiture asimmetriche e armonie dissonanti. Musica che tenta di scoprire qual è l'"anello debole della catena" di ciò che ci circonda, che cerca nuovi punti di osservazione, che gioca a far affiorare o riaffiorare, scientemente o no, nella mente o nella dimensione dell'irrazionale (o arazionale) nuove interpretazioni per ciò che ci sovrasta. E si àncora a crescendo e a ritmi ossessivi e stranianti, perché questo è l'unico passo che si conosce per incedere nell'abisso del proprio profondo, o per straniarsi da esso. Quasi sempre si tratta di crescendo che hanno una direzione ben precisa, che raggiungono un culmine, una spannung, un orgasmo.

Ho conosciuto la musica di Mike Oldfield quando avevo circa dieci anni, grazie alla sua più nota "hit", che poi sarebbe diventata un evergreen: "Moonlight shadow". Una melodia tutto sommato semplice (anche se arricchita da una tecnica sonora esperta) che ingiustamente molti potrebbero relegare nelle ?one-hit-wonder? degli anni ?80. Però bastava vederne il video, lunare, oscuro, rischiarato dalla calda e rassicurante luce delle fiamme di un caminetto e dei candelabri, che combatte contro tenebre bluastre e minacciose, per percepire come da una canzone da hit-parade (che ha il pregio di lasciarsi ascoltare innumerevoli volte senza stancare) potevano trasparire mondi sconosciuti. E così non mi è bastato più il motivo da hit parade, usato ed abusato, ma ho voluto scoprire (ci sono arrivato solo anni dopo) tutto l'album: "Crises". Mi sono lasciato attrarre dall'omonimo brano (25 minuti circa, un concentrato ed un crescendo di emozioni, ritrovate poi in gran parte della musica di Mike), e finanche dalla copertina dello stesso album.

Sono un ?fan? di Mike Oldfield, anche se non lo sono stato sempre, anche se non penso che tutto quello che ha prodotto sia sublime.

E' semplicemente che, a tratti, ho sentito che facesse da colonna sonora alla mia esistenza.

Enigmatica.

?The watcher and the tower Waiting hour by hour?