Mike
Oldfield Fan Club Italiano
La recensione di
"The Orchestral Tubular Bells"
di Maxx
Questo disco fa parte della pesantissima e riuscita campagna pubblicitaria della prima opera di quel geniale alchimista musicale che risponde al nome di Mike Oldfield: dopo aver inserito le campane tubolari originali nella colonna sonora dell'"Esorcista", aver pubblicato un singolo di 3 minuti e organizzato un concerto alla Queen Elizabeth Hall, Richard Branson, il cervellone dell'allora neonata Virgin deve aver pensato di allungare la fama di Tubular Bells, facendolo risorgere, in tutta la sua magnifica potenza, con i suoni di tutta un'orchestra: la Royal Philharmonic Orchestra diretta da David Bedford. Rispettando con perfezione chirurgica la struttura originale, il disco si snoda con le tonalità tipiche della musica classica eliminando i suoni grezzissimi ma bellissimi fatti da Mike e tingendo di tinte morbide e maestose i segmenti più rock del primo. Tutto a posto nella prima parte, finché unica pecca, proprio quando ci si aspetta che le campane prendano il ruolo di strumento principale verso i 23 minuti, assistiamo solo a una debole ed approssimata entrata dello stesso. Nella seconda parte invece, verso i 10 minuti, la sezione rock originale viene eliminata e ricomposta per l'occasione, evitando di riproporre il cantato-urlato che definirei in stile profeticamente Death-Metal (dato che prima non abbiamo esempi di pezzi cantati in quel preciso modo arrabbiato e cavernoso) e rendendo il pezzo eseguibile anche per l'orchestra. Veramente ottimo il momento successivo dove Mike interviene per l'unica volta alla chitarra elettrica e acustica, improvvisando con un'incredibile gusto e ispirazione melodica dei leggeri assoli semplicemente fantastici. Il brano si conclude con il pezzo The Sailor's Hornpipe, l'unico non composto da Mike, eseguito nella struttura pari pari a quello presente nell' originale. A bilanciare il
difetto d'arrangiamento della prima parte, a mio avviso, bastano gli
assoli di Mike sulla seconda, sebbene Mike abbia detto che in realtà
questo disco era un'autentica fregatura... |