THE
DAILY TELEGRAPH - 31 AGOSTO 1998
SO
DI ESSERE INSTABILE,
LO ACCETTO
Tubular
Bells ha fatto la fortuna di Mike Oldfield, ma dice a Mick Brown di
aver scoperto che la pace dell'anima è più difficile da
raggiungere.
-
Felicità… - dice Mike Oldfield con studiata lentezza -
È una cosa molto sopravvalutata. Divertimento… - fa una
pausa - Penso che anche questo sia sopravvalutato. Voglio dire, sono
cose molto belle, ma non sono paragonabili alla pace dell'anima.
Quando Oldfield registrò Tubular Bells, il pezzo musicale che
lo rese famoso, aveva soltanto diciannove anni ed era ben lontano dall'essere
felice. Il divertimento era qualcosa che apparteneva agli altri; la
pace dell'anima non era neppure una frase del suo vocabolario.
Uscito nel 1973, sull'implume etichetta della Virgin Records, Tubular
Bells fu l'album che rese a Richard Branson il suo primo milione di
sterline. E lo rese anche a Oldfield. Branson continuò a fare
milioni su milioni e ad essere molto felice; Oldfield invece ha avuto
una vita più instabile, con molti alti e bassi. Sfogliando le
fotografie di Oldfield, prese agli inizi della sua notorietà,
emerge un fatto impressionante. Il volto che fa capolino dalla liscia
cortina della capigliatura da hippy mostra sempre smarrimento, costernazione,
dolore. Non sorride neppure in una. Pochissime persone lo riconoscevano
in quei giorni, dice, anche se riconoscevano subito TubularBells. Neppure
adesso qualcuno lo riconosce. A 45 anni la lunga cortina di capelli
è stata tagliata e, quello che ne rimane, è di un biondo
decolorato da surfista californiano. La corporatura esile si è
riempita, i lineamenti giallastri sono più pesanti e segnati
dal tempo. Ma la cosa più significativa, forse, è che
adesso il volto si apre spesso al sorriso.
Oldfield adesso vive con la sua ragazza, Marina, in una grande villa
vittoriana situata in un parco di otto acri nel Buckingamshire, alla
fine di un lungo viale ghiaioso. A mezzogiorno la famiglia comincia
a darsi da fare. Attraversi la serra, vai oltre la quieta, azzurra piscina
coperta, gli attrezzi ginnici elettronici, lo studio di registrazione
personale disseminato di chitarre e sintatizzatori, sino ad una terrazza
che domina un idialliaco giardino inglese di campagna: l'ambiente perfetto
per la rock-star-di-mezza-età a riposo.
Mike Oldfield ha avuto un certo dilemma a proposito di proprietà
immobiliari. Tre anni fa mise in vendita la casa del Buckingamshire
e lasciò l'Inghilterra per Ibiza, aspettandosi quasi di vivere
là per molto tempo. Trovò un pezzo di terra su una scogliera
a picco sul mare, fece un disegno computerizzato della sua casa dei
sogni e la costruì. Vi traslocò. Si abbronzò. E
ora la casa è in vendita e lui è di nuovo in Inghilterra.
- È stato una specie di sogno. Ma avendolo realizzato, mi sono
reso conto che anche il sogno più grande non è mai come
te lo sei immaginato. Ho passato i primi sei mesi guardando il movimento
del mare: Wow, non è un posto davvero meraviglioso…?
E i successivi due anni e mezzo diventando matto?
- Più o meno…- ride - Pensavo stupidamente di poter essere
felice senza lavorare, ma dopo sei mesi ero annoiato.
In cerca di distrazioni, si lanciò sulla scena dei clubs edonistici
dell'isola, sviluppando un inaspettato interesse per i ritmi ripetitivi
della musica house. Cominciò sperimentando il tintinnante arpeggio
di piano che da inizio a Tubular Bells, inserendolo in un ritmo house.
Il nuovo pezzo fu suonato nei clubs, toccando una corda di una generazione
che non era ancora nata quando Oldfield aveva inciso la composizione
per la prima volta. Fu così che nacque l'idea di Tubular Bells
III. A parte l'introduzione e il punto critico del finale, il nuovo
album non sembra avere alcuna somiglianza con i suoi predecessori. Ma,
per Oldfield, il nome stesso è diventato l'equivalente di un
fondo fiduciario. La prima versione di Tubular Bells ha venduto qualcosa
come 16 milioni di copie in tutto il mondo. Il seguito, Tubular Bells
II, registrata nel 1993, in un momento in cui la sua posizione commerciale
era nel punto più basso mai raggiunto, vendette altri quattro
milioni di copie.
Non aveva neppure un contratto discografico quando ha fatto il nuovo
album, ma la sola idea che potesse chiamarlo Tubular Bells III è
stato sufficiente a procurargliene uno.
- Ma è qualcosa più di un'opportunità di mercato.
- dice - È come prendere la Rolls-Royce che tieni in garage per
le occasioni speciali. È come se ci fosse veramente un'energia
che sgorga dalla mia musica, quando la rivesto dei suoi abiti migliori
e le do il nome di Tubular Bells. Tutti conoscono Tubular Bells e Tubular
Bells rappresenta qualcosa per la gente. Tante persone mi dicono "Oh,
mi ricorda la mia luna di miele" oppure un bel periodo delle loro
vite. Questo è un grande complimento.
Le associazioni di Oldfield con la musica originale sono abbastanza
diverse. Durante la creazione di Tubular Bells, dice adesso, che si
sentiva "come posseduto". Era un adolescente introverso e
solitario, afflitto da un vero catalogo di nevrosi: paranoia, agorafobia,
attacchi di panico…
Oldfield elenca i disturbi come fossero la lista della spesa. - Dìmmene
uno, tanto ce l'avevo. E trovavo rifugio nella mia musica.
È calzante forse che, parti di Tubular Bells dovessero essere
usate come colonna sonora de L'Esorcista (che ironia che l'album universalmente
conosciuto come foriero della musica New Age dovesse essere, per così
tanta gente, indelebilmente associato a sensazioni di paura e nausea!).
Oldfield dice di essere nato sentendosi in disaccordo con il mondo -
è genetico- anche se la sua travagliata vita familiare difficilmente
può essergli stata d'aiuto. Suo padre era medico condotto nell'Essex.
Sua madre era affetta da manìe depressive, aveva sviluppato una
dipendenza da tranquillanti e passò la vita entrando e uscendo
dagli ospedali psichiatrici (morì nel 1975).
Il ricordo ricorrente che ha Oldfield dl'infanzia è il clima
di tensione della famiglia e delle visite fatte a sua madre in una successione
di istituti vittoriani grigi e spettrali.
- Era mortificante vedere quello spettacolo, la mancanza di dignità.
Tutte quelle ferite sono ancora dentro di me, ma, in un certo qual modo,
mi danno la forza e l'energia di esprimere me stesso attarverso la musica.
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Suonare
la chitarra fu per lui un modo di fare amicizie che, altrimenti, la
sua timidezza scoraggiava. Dall'età di 16 anni, andò in
tour per il paese con alcune rock bands, mentre in segreto componeva
la musica che sarebbe diventata Tubular Bells.
Registrata in sei mesi, con Oldfield che diligentemente suonava ogni
strumento di persona, il pezzo fu respinto da ogni casa discografica
di Londra come "non commerciale". Fu casualmente preso in
considerazione da Richard Branson come primo disco edito dalla Virgin.
Contro ogni previsione, divenne un enorme successo, ma questo servì
soltanto a far affondare Oldfield nella depressione più profonda.
Si ritirò in una casa sul cocuzzolo di una remota collina dell'Herefordshire,
Hergest Ridge (titolo del suo secondo album).
- I bei paesaggi tamponavano gli attacchi di panico - dice, ma era spaventato
da negozi, luci al neon, macchinari, dal pensiero del volo - dalla civiltà
in generale.
C'era soltanto una notevole eccezione alla sua fobia del mondo moderno.
Assai spesso andava a Londra per sedersi silenziosamente sotto la scrivania
della segretaria di Branson mentre lei selezionava i test di guida delle
più costose macchine sportive italiane. Oldfield ha fatto sempre
di testa sua acquistando una serie di Lamborghini e Ferrari, decimando
in questo modo il suo conto in banca.
Verso il 1978 era in uno stato critico. Le sue suites della lunghezza
di un intero album erano passate di moda, eclissate dalla nascita del
punk-rock. La sua ragazza l'aveva piantato. Lui beveva smodatamente.
- Stavo passando il momento più tremendo della mia vita.-
Ormai alla disperazione, si iscrisse ad un corso dell'Exegesis, un movimento
di gruppi d'incontro che andava di moda al tempo, nel quale i partecipanti
erano incoraggiati a guardare in faccia le loro peggiori paure. Oldfield
si sottopose ad un'esperienza di rinascita per riemergere da un bozzolo
di cuscini urlando a pieni polmoni.
La metamorfosi fu stupefacente. L'eremita penosamente diffidente si
trasformò all'improvviso in un tipo ciarliero, prepotente ed
estroverso. Concedeva interviste. Ogniqualvolta gli veniva richiesto
si faceva fotografare nudo nella posa de Il Pensatore di Rodin. Prendeva
lezioni di volo e incise un brano da discoteca, Guilty. In modo ancor
più sensazionale, sposò la sorella del leader dell'Exegesis,
Robert D'Aubigny, per divorziare da lei solo tre mesi più tardi.
- Fu un'azione riflessa. - dice Oldfield con un mesto sorriso - Volevo
provare tutto.
L'Exegesis, a quel tempo, ebbe una cattiva pubblicità dalla stampa.
- Credo di averci avuto qualcosa a che fare.-
L'aver convertito Oldfield portò il gruppo ad essere indagato
dalla stampa; fu soggetto anche di un controverso lavoro televisivo
e chiuse i battenti poco tempo dopo.
- Però mi fece bene, è tutto quello che posso dire. Mi
sentivo come se avessi riportato indietro l'orologio ed avessi avuto
una seconda opportunità. Mi fu chiaro che tutto il panico che
avevo provato era il ricordo della mia nascita, l'essere entrato nel
mondo.
Negli anni sino ad allora Oldfield si era sottoposto a psicoterapia
- dopo che erano cessato le chiacchiere a proposito dell'Exegesis -
e più recentemente ha cominciato con la meditazione, una pratica
che ama fare per "premere il tasto della pausa" nella sua
vita.
- Facendola una volta al giorno, di mattina, anche soltanto per 10 o
15 minuti, non importa se il resto della giornata va storta, è
noiosa o va in qualsiasi altro modo; io riesco ad essere sereno. Ho
questo piccolo angolo interiore nel quale mi rigenero.
A seguito del suo breve, sfortunato flirt con il matrimonio, non si
è più risposato. Però due lunghe relazioni hanno
prodotto ben cinque figli, di età compresa tra gli 8 e i 18 anni
- tutti nati da parto naturale, in seguito alla sua esperienza di rinascita.
- Il modo in cui l'ho razionalizzato è che amo i miei figli,
ma non voglio ricreare la mia famiglia d'origine. Non voglio vederli
soffrire ciò che io ho sofferto. E il miglior modo per evitarlo
è quello di non essere sempre con loro. Sono stato presente nei
primi anni della loro infanzia, li vedo spesso e ho cinque meravigliosi
figli, equilibrati, dotati e belli.
- Stabilire delle relazioni non è mai stato difficile. - dice
- Il problema è sempre stato continuarle.
Sta con la sua attuale ragazza, Marina, da quattro anni.
- Una relazione molto movimentata. - dice - Urliamo entrambi e ci tiriamo
roba addosso a vicenda oppure ci abbracciamo.
Il comportamento rilassato di Oldfield, la sua prontezza al sorriso,
suggeriscono che qualcosa è cambiato nella sua vita. Ed è
vero, dice, che lui non prova più la rabbia che era solito provare
contro il mondo in generale. In particolare ha finalmente risolto il
rancore duraturo verso Richard Branson, un uomo che Oldfield ammette
di aver considerato un tempo quasi come un padre, con tutti i sentimenti
carichi di odio e amore che implica questa figura. Per anni Oldfield
si è sentito vessato dal suo contratto originale con la Virgin
e, a un certo punto, ha minacciato di portare Branson in tribunale prima
che la cosa fosse risolta. Ma adesso i due sono di nuovo amici.
- Abbiamo passato una serata insieme di recente e lui si sentiva peggio
di me a questo proposito. Ma è successo molto tempo fa e adesso
non importa più. Ciò che non gli perdonerò mai
è il fatto che lui non riesce ancora a pronunciare 'tubular'.
Lo pronuncia sempre 'choobla'…
Ma se tutto ciò lascia capire che Mike Oldfield è - finalmente
- una persona felice, lui nega strenuamente questa impressione.
Ci sono stati momenti a Ibiza, dice, nei quali si è sentito più
infelice di quanto fosse mai stato in vita sua. Ha passato dei momenti
questa settimana in cui ha provato le stesse sensazioni.
- Ma non è questo il punto. So di essere molto instabile e probabilmente
lo sarò per sempre, ma il fatto è che ho accettato questo
lato di me stesso. - fa una pausa - Amo la filosofia secondo la quale
tutto ciò che ti capita è la cosa più giusta che
ti doveva capitare, anche se non puoi capirlo al momento. E se riesci
ad accettarlo, anziché lottare per essere qualche cosa di diverso,
sei sulla strada giusta per avere un vita serena.
Tubular Bells III (WEA Records) esce oggi. La prima mondiale si terrà
questo venerdì alla Horseguards Parade, London SW1.
MICK
BROWN
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