Miriam Stokley
Chi non conosce la splendida voce di Miriam Stockley, nota non solo per i suoi dischi con gli Adiemus, con i quali ha venduto oltre 3 milioni di copie nel mondo, ma anche per colonne sonore di numerosi film e collaborazioni eccellenti con musicisti internazionali, incluso Mike Oldfield, partecipando alla realizzazione dell’album “The Millennium Bell” e ai concerti “The Art in Heaven” e “Nokia Night of the Proms 2006“?
Ma quello che pochi di voi sanno è che Miriam, oltre ad essere un’artista affermata e di grande talento, è una persona eccezionale, generosa e simpatica, molto modesta e disponibile.
Ci testimonia tutto ciò uno dei collaboratori dell’ultimo suo album, nonché co-autore, Alexander Macinante*, cantante, compositore e scrittore italiano di grande successo:
“La mia collaborazione con Miriam Stockley nasce nel 2004 per una fortunata quanto casuale serie di eventi. Nel maggio di quell’anno incontro per motivi di lavoro il manager inglese David Stopps, attuale presidente della FML, noto agli storici della musica per essere stato all’inizio degli anni ’70 uno dei primi promoter a organizzare concerti per Genesis e David Bowie, mentre a partire dagli anni ’80 ha deciso di concentrarsi sulla gestione di artisti come Howard Jones e China Crisis.
Dato che qualche mese prima avevo pubblicato un libro di poesie dal titolo “Spettacoli Viaggianti”, decido di farne omaggio a David al termine del nostro incontro. Non chiedetemi come mi sia venuto in mente di regalare un libro in italiano a un inglese, che non spiccica una parola del nostro idioma, ma sta di fatto che quando a settembre ci rivediamo David mi dice che ha gradito tanto il mio dono, e che, anche se non può leggerlo, a lui “looks good”. Una sera a cena, tra un discorso e l’altro, mi dice:
– “Tra gli artisti che rappresento c’è anche una cantante, Miriam Stockley, non so se ne hai mai sentito parlare… Comunque sta pensando di registrare un pezzo in italiano per il suo prossimo disco, ti andrebbe di darle una mano?”.
Naturalmente conoscevo e apprezzavo alcuni dei lavori di Miriam e gli dico che non c’è problema, anzi, mi farebbe molto piacere. L’unico problema è che lei vive in Florida mentre io vivo ad Asti e a nessuno dei due piace prendere aerei. Si decide quindi di sfruttare i potenti mezzi dell’era cibernetica, scambiandoci file via internet. Sembra una cosa facile a dirsi, ma gli intoppi non tardano ad arrivare.
Ad ottobre ricevo la prima mail da Miriam, con allegata la base dell’ “Adagio” e una sua voce guida che mi indica la melodia. Nella mail, Miriam mi indica anche il tema che vorrebbe trattassi nel mio testo e mi dà un paio di altre indicazioni. Mi butto con impegno nel compito e nel giro di qualche giorno completo il testo e registro una voce guida che possa aiutarla con la pronuncia (tra parentesi neppure Miriam parla una parola di italiano). Invio il tutto via email e rimando in trepida attesa di un feedback. Niente. Per settimane non ricevo risposta e mi convinco che non se ne faccia più nulla, ma una sera di fine novembre, quando ormai non ci penso neppure più, ricevo una telefonata intercontinentale da un certo Rod (che scoprirò dopo, essere il marito di Miriam) che con la massima gentilezza mi chiede come mai non ho più inviato il testo e il file della voce guida, e perché non ho risposto alla numerose email che Miriam mi ha spedito nelle ultime settimane. Io casco letteralmente dal pero e decido di investigare. Per farla breve, il mio validissimo provider non solo non aveva spedito la mia email, ma aveva anche bloccato come “spam” tutte la posta proveniente dall’account di Miriam! Dopo un cambio di gestore, l’equivoco informatico viene brillantemente superato e, dopo fitto scambio di files, il brano viene completato nel gennaio del 2005. Mi congedo da Miriam dichiarando la mia disponibilità a lavorare ad un altro pezzo, se mai volesse. Dopo qualche settimana ricevo una sua email che mi dice: “maybe we could do one more…”.
Per farla breve nei successivi 18 mesi abbiamo completato altre 5 canzoni (con la massima calma e con lunghi periodici intervalli per i rispettivi impegni), con il risultato che metà dell’album “Eternal” è in italiano.
In tutto questo periodo Miriam e io ci siamo sentiti al telefono solo due volte, tutto il lavoro è stato fatto scambiandoci files. Per i testi mi ha lasciato la massima libertà creativa e sono stato onorato di tanta fiducia. Devo dire inoltre che è riuscita ad assimilare rapidamente la pronuncia italiana e a divenire sempre più precisa con il passare del tempo, rendendo le mie correzioni sempre meno necessarie. Questo si nota soprattutto in “Un ricordo”, “Luce e speranza” e “Quanta vita”, che sono stati gli ultimi brani ad essere registrati.
Nel frattempo rivedo più volte l’amico David Stopps e insieme decidiamo di complicarci ulteriormente la vita: perché non cercare un nome di spicco del panorama musicale italiano e chiedergli di duettare con Miriam? Dopo qualche ragionamento il nome che salta fuori è quello del tenore Alessandro Safina, principalmente perché David l’aveva conosciuto qualche anno prima al “Night of the Proms” quando aveva accompagnato Howard Jones. Il problema è che nel frattempo Safina ha cambiato management e quindi spettò a me il folle compito non solo di stanare l’attuale responsabile ma anche di convincerlo. Dopo qualche peripezia riesco nell’impresa e, nonostante i numerosi impegni (va ricordato che Safina è continuamente in tour in tutto il mondo – forte anche della fama portatagli dalla partecipazione alla colonna sonora di “Moulin Rouge” e dal duetto con Elton John – e che all’epoca stava lavorando al nuovo album), a inizio 2006 il manager dà l’ok, ma bisognerà attendere alcuni mesi.
In estate David mi comunica che Miriam è stata invitata a partecipare al “Night of the Proms 2006” per affiancare Mike Oldfield e che l’obiettivo è quello di chiudere l’album “Eternal” per dicembre, in modo da promuoverlo durante il tour. Volo quindi a Londra con Alessandro Safina per registrare la sua parte nello studio di Ian Lynn, collaboratore di Miriam e compositore noto per i suoi lavori per la BBC. Il risultato è la bellissima performance vocale nel brano “Un ricordo”, brano che viene completato e mixato da Ian in un folle andirivieni tra Londra e la Florida.”