Intervista per “La Voz de Galicia”
Nell’intervista pubblicata nel n°77 del mensile tedesco “Eclipsed”, Mike dichiara, tra le altre cose, che è molto probabile che nel futuro si dedichi alla creazione di un nuovo episodio di MusicVR e che non lo fa per dimostrare qualcosa a se stesso, ma per puro divertimento. Una conferma, insieme ad altre notizie interessanti, la troviamo nell’intervista del 30 settembre concessa alla rivista spagnola La Voz de Galicia. Di seguito, la traduzione dell’articolo:
Intervista concessa alla rivista spagnola “La Voz de Galicia”
Traduzione di Malù
“NON SO SE TORNERO’ A FARE QUALCOSA DI MUSICALMENTE INCREDIBILE NEI PROSSIMI ANNI”
Un ragazzotto imberbe e solitario. Una casa a Totenham. Un equipaggiamento prestato. Anche una chitarra. Lo strumento aveva sei corde e il ragazzo 16 anni. Mike Oldfield prevedeva un disco eterno, uno di quei pochi oggetti che la NASA invierebbe nello spazio in cerca di una fraternità universale, affinche gli extraterrestri sapessero. Il risultato di quella reclusione fu Tubular Bells; 16 milioni di album venduti in tutto il mondo. Dopo quasi un quarto di secolo di carriera e 22 dischi da solo, questo visionario della musica elettronica presenta Light & Shade, un disco doppio che riflette le due facce di questo genio poliedrico. Rilassato e oscuro, luce e ombra.
Per registrare questo disco ha preso in considerazione un nuovo equipaggiamento composto da un computer e un software sviluppato specialmente per Fruit Loop Studio. Che differenze ci sono rispetto ai mezzi che usò per registrare Tubular Bells?
Prima lavoravo molto con macchine a nastro. Ora facciamo lo stesso ma con nuove tecnologie perchè il processo di registrazione è cambiato un pò. Per esempio, nuovi mixer lo rendono più facile. Scusi, ho l’influenza e problemi alla gola, per questo parlo piano. Tu vieni dalla Galicia?
Si, come “Luar Na Lubre”.
Adesso hanno una nuova cantante vero?
Si Rosa Cedron è andata via, ora la cantante è Sara Vidal. Ma parliamo del suo primo incontro con “Luar Na Lubre”.
Ero in viaggio… come si chiamava la città? Sì, ero a Santiago e il mio promotore organizzò un incontro con il gruppo dove facevo un piccolo conecerto speciale. In verità “Luar Na Lubre” stavano suonando perché io li ascoltassi e per farsi conoscere.
Perché decise di interpretare “O Son Do Ar”?
Perchè era la canzone che stavano promuovendo.
Come furono i concerti di presentazione di Tubular Bells 3?
Suonammo insieme durante il tour del 1999 e ti posso dire che loro sono brave persone.
“Ligth & Shade” riflette le sue due facce, una luminosa e l’altra oscura?
Credo di avere molte facce, ma queste sono due delle tante.
Bisogna ascoltare un disco o l’altro in funzione dell’umore dell’ascoltatore?
Sì, qualcosa cosi.
Compone canzoni quando sogna? Si è alzato qualche volta la mattina dicendo “ho già la melodia“?
Si a volte è successo, ma non molto spesso, 4 o 5 volte al massimo in tutta la mia vita.
Quali sono i peggiori nemici dell’ispirazione? Cosa temono le sue muse?
(M.O. rimane in silenzio per un interminabile secondo, e risponde come se parlasse con se stesso):
Bella domanda, non me l’ha mai fatta nessuno. Se succedesse qualcosa di terribile, si potrebbe danneggiare l’ispirazione, però a volte succede che tutto ciò stimoli l’ispirazione.
Ci sono cose che possono far perdere la voglia di fare musica, però non conseguono a frenare l’ispirazione. Per esempio se sono stanco o ammalato, non ho voglia di comporre, però questo non significa che l’ispirazione scompaia. Uhm, una buona domanda, non so…
Come si accorge che una canzone non è buona?
Ho un istinto che mi permette di saperlo, però ci sono voluti molti anni per arrivare a questa convinzione. E’ questione di esperienza, a volte ho delle idee in testa. Possono essere molto semplici, pero già sviluppandole capisco che possono diventare buone conzoni.
Perché ha scelto all’inizio il nome di una canzone, Quicksilver, come titolo del disco?
Mi piaceva questo nome. All’inizio avevo pensato a un titolo come Breackfast in bed, ma mi piacque di più Quicksilver. Alla fine lo intitolai Light & Shade.
Oggi sta lavorando con la realtà virtuale. Crede di essere stato un visionario? Di anticipare la realtà del suo tempo?
Mi piacerebbe pensarla così. Quando faccio qualcosa di nuovo e speciale, mi emoziono, la cosa migliore e di accorgersi di creare qualcosa che prima nessuno ha mai fatto.
Potrebbe spiegarmi in cosa è costituito il suo lavoro intorno alla realtà virtuale?
Durante questi anni ho lavorato in questo, però ho dovuto fare una pausa per dedicarmi alla creazione e alla registrazione del mio nuovo album. Inoltre, non smetto di fare missaggi dei miei dischi precedenti.
Questo è qualcosa che non si finisce mai.
Dove è situato quel misterioso luogo dove nasce la sua musica?
Non c’è un luogo concreto. La mia mente è connessa con un’energia e una spitirualità che è presente ovunque. Questo luogo è tutto il mondo.
Cosa pensa quando va a letto?
(Silenzio)
Pensa alla giornata passata, al domani, fa un riassunto di quello che è successo nelle ultime ore?
No, voglio solo dormire. Di solito prima di chiudere gli occhi leggo un pò e lascio che la mente viaggi.
Che differenza c’è tra questo e gli album precedenti? Che novità offre al pubblico L+S?
E’ un disco più funzionale. E’ più extraterrestre di quelli che ho fatto prima. Per capirlo, non bisogna sedersi e ascoltarlo. Puoi mettere play e fare altre cose. Tecnicamente ci sono grandi differenze rispetto al disco precedente che era più interiore. Questo è più chill-out.
Ha firmato un contratto con la Mercury (Universal) la sua attuale casa discografica per 3 dischi. Cosa l’ha portata al cambio? Ci sono state variazioni nel suo modo di lavorare?
Conoscevo tutti quelli che lavoravano alla Virgin. Adesso ho la società a Londra e mi tiene più lontano da dove vivo. La differenza è che prima avevo amici nella casa discografica e ora no, perchè sono appena arrivato. Quando ero con la Warner, successe la stessa cosa. Accade che conosci la gente; dopo tre o quattro anni nell’azienda le persone cambiano, qualcuno arriva e qualcuno se ne va perchè sono luoghi dove c’è movimento. Però mi sento ben rappresentato dall’attuale società, sono contento.
Il suo ultimo disco offre il programma interattivo U-MYX, che permette all’utente di missare le canzoni nel suo computer. Crede che a partire da questo rimescolamento casalingo possa sorgere un nuovo Mike Oldfield?
Spero che davanti al PC ci sia qualcuno che ci riesca! Mi sembra interessante che la gente possa mescolare le mie canzoni e creare nuova musica.
Quando registrò Tubular Bells, che ebbe un successo mondiale, lei era molto giovane, 18 anni, come superò quella situazione?
Non potevo assimilarlo. Scappai in montagna in un posto lontano popolato da agnelli. Li, bevvi un sacco di alcool in modo stupido. Fu una fuga.
Quella di un genio che si lasciava il mondo alle spalle?
Non so come rispondere a questo…
Chi è il miglior compositore di musica classica comtemporanea? Per esempio, che cosa pensa di Yann Tiersen?
Chi?
Se le dico che è il compositore della colonna sonora di Amelie forse si ricorda…
E’ olandese?
No, francese.
Ho ascoltato qualcosa, ma non mi ricordo. Il miglior compositore contemporaneo? Uhm, la risposta non è facile, ce ne sono tanti.
Preferisce Wim Mertens o Philip Glass?
Mi piace P. Glass. Le sue idee sono molto semplici, però ne ha tante. Mi piacerebbe che ci fosse più gente che facesse musica interessante. Ci sono persone che fanno musica speciale, però nell’industria discografica contemporanea non c’è spazio per loro, perchè quello che si produce è molto commerciale.
Perchè preferisce usare voci femminili nelle sue canzoni?
Per me la voce è uno strumento in più. Mi piacciono le voci femminili perchè hanno un altro tipo di ritmo.
Che strumenti non è capace di suonare?
Molti.
Le risulta difficile la cornamusa gallica?
No, posso suonare qualcosa con quella. Non so suonare bene la tromba e suono orribilmente il violino.
E il suo elicottero con il comando a distanza? Ci gioca ancora?
Si, ogni tanto. Ho un nuovo hobby, le moto.
Un passatempo più pericoloso, no?
Non credo.
Cucinare carne arrosto con patate per la cena della domenica era una delle cose che le dava più piacere. Lo fa ancora?
Si, mi piace molto.
Più del sesso?
No no no… (ride).
Anche se alla fine diventò una moda, lei fu un pioniere nel creare ibridi con dei suoni africani e celtici con la sua musica. Come è stato il suo processo di esplorazione della musica nel mondo?
Sono innamorato del suono della cornamusa. Il fol produce i suoni più interessanti: pum pum pum… La cosa più curiosa è che la cornamusa suona sempre, il suono non si ferma mai. Ma la sua tecnica si può usare anche con la chitarra.
Ha composto la colonna sonora dell’esorcista. Considera questo tipo di composizione un lavoro minore?
Adesso si girano molti lungometraggi e tutti hanno bisogno diiuna colonna sonora, ma dopo aver visto una bella manciata di film è difficile ricordarsi della loro colonna sonora.
E’ stato a Coruña varie volte. Qual’è il suo rapporto attuale con la città?
Sì, ci sono stato in molte occasioni. L’ultima volta che sono stato li era per vedere un concerto in spiaggia. Era il 1999.
Li aveva un’amica vero?
Si, ma non più… è stato tanto tempo fa.
Il futuro è sempre migliore del passato?
Se guardi indietro uno pensa, “che bello che era”. Il problema del passato è che vedi le cose belle e ti ricordi che, quando eri li, mai le apprezzavi. La vita è piena di decisioni e domande e ogni piccola cosa che fai è importante. Non puoi vivere la vita e nello stesso tempo essere continuamente preoccupato per quello che può succedere poi. Quando stai vivendo qualcosa, sai che questo poi ti può ferire, far male, distruggere… ma in quel momento non puoi pensare a questo. E’ un tema difficile però arriva un momento, quando tutto va bene, che è qualcosa di perfetto.
La musica che fa è per intenditori o la può apprezzare tutto il mondo?
Uhm… c’è molta gente che non capisce la mia musica. Ogni tanto leggo nei giornali quando parlano bene del mio lavoro e questo mi fa sentire bene. Ma non mi capita spesso. Altri insistono che dovrei fare una cosa o un’altra e hanno opinioni molto dure su quello che faccio. Solo un 10% delle persone che danno opinioni sulla mia musica arrivano realmente allo spirito che voglio trasmettere con le mie canzoni. Mi piacerebbe che mi lasciassero in pace nel momento di fare il mio lavoro.
Ma lungo la sua carriera ha fatto canzoni di musica pop che sono arrivate in tutto il mondo e sono state capite da tutti.
Si, ma per arrivare a questo è molto difficile… ho fatto solo un paio di belle canzoni di musica pop, mi sono molto divertito.
Sta per fare il suo miglior lavoro o crede di averlo già fatto?
Adesso non stò lavorando intensamente come prima. Ci sono altre cose nella vita, non relazionate con la musica, che mi motivano e voglio esplorare. Non so se farò qualcosa di musicalmente incredibile nei prossimi anni. E’ qualcosa che non posso controllare. In questo senso, sto aspettando istruzioni dagli spiriti.
Nella sua carriera la sua musica è cambiata. E’ cambiata parallelamente la sua personalità?
Non credo che la musica sia cambiata tanto. Spiritualmente la mia musica adesso è più forte e potente. Ma in quanto alla mia personalità si può dire che sono cresciuto, sono più grande.
Ha toccato molti poli: elettronica, pop, strumentale, contemporanea, colonne sonore, new age, su che stile si sente più a suo agio?
Non posso rispondere perchè mi piacciono tutti gli stili. A proposito posso salutare e fare i miei migliori auguri a Luar Na Lubre?
Lascia scritto.